di Giuseppina D’Auria
Obiettivo di molti master offerti
sul mercato è il formare esperti di relazioni pubbliche, professionisti e
manager con competenze focalizzate sulla comunicazione ed estese ad aspetti
gestionali, culturali, di marketing e commerciali, per operare in aziende,
agenzie ed istituzioni a livello nazionale ed europeo. La durata degli
interventi formativi è di solito di circa sei mesi intensivi, di cui tre sono
di training in aula e tre di stage operativo in azienda. Il programma prevede
due sezioni: le competenze di base (Il Sistema Impresa, Il Marketing, La
comunicazione di relazioni pubbliche) e le competenze specialistiche (strumenti
della comunicazione integrata, Le relazioni con i media, L'organizzazione degli
eventi esterni – interni, Le sponsorizzazioni, La pianificazione dei media in
Italia, Le pubblicazioni aziendali in Europa, La pubblicità in Europa, Contesto
e scenari europei, Istituzioni e programmi comunitari, Stakeholder e relazioni istituzionali, I media europei). Le
applicazioni specialistiche riguardano le relazioni pubbliche culturali e commerciali
Europee, l'internazionalizzazione delle imprese, i modelli culturali e cross
cultural management, le relazioni d'affari con i mercati emergenti in Europa, il
lancio di un prodotto di largo consumo in Europa, la crisis communication, la comunicazione non profit, la comunicazione culturale, il laboratorio di Informatica,
il laboratorio di sviluppo personale, il laboratorio di Inglese, il laboratorio
di Project Management.
La Regione Lazio, ad esempio,
concede a giovani residenti o domiciliati nel Lazio la possibilità di
frequentare un percorso formativo altamente qualificante beneficiando di un voucher formativo
che copra la totalità
della quota di iscrizione. Questo significa che sarà possibile
frequentare un master (tra quelli indicati sul sito regionale) senza alcun
esborso economico.
Un'iniziativa unica che è
sottoposta a due vincoli fondamentali: i requisiti formali e il tempo a disposizione. I requisiti formali sono avere
un'età compresa tra 25 e 31 anni, essere residente o domiciliato nel
Lazio, essere disoccupato o inoccupato, essere laureato o laureando (requisito
variabile a seconda del master scelto). I fondi messi a disposizione dalla
Regione Lazio[1] sono limitati e verranno
concessi in base all'ordine cronologico delle richieste. Per beneficiare
dell'iniziativa è fondamentale completare le operazioni necessarie per aderire.
E’ evidente che questa tipologia
di iniziative sponsorizzate dalle regioni è rivolta ad una specifica fascia
d’età mentre nella pubblica amministrazione i vincoli di età, per l’accesso
alla formazione specialistica, non sono così rigidi.
La sempre più evidente
pervasività delle tematiche europee e comunitarie nell’organizzazione del sistema
istituzionale di governo pubblico nel Paese impone anche all’Amministrazione dell’Interno[2] di
definire la costituzione di una “task-force” specializzata di Dirigenti e
Funzionari dei Ministeri destinati a supportare l’azione dell’Amministrazione
Centrale e Periferica con una specifica competenza in materia di tematiche di
rilevanza europea e comunitaria. Parte integrante e sostanziale di tale
competenza dovrà essere costituita ovviamente anche dalla acquisizione di una
capacità professionale di “europrogettazione”, al fine di supportare
l’Amministrazione nella individuazione, valutazione ed utilizzo di fondi
europei di varia natura oggi disponibili per finanziare specifici interventi di
rilevanza per l’Amministrazione dell’Interno, o per supportare attraverso il
ruolo consolidato delle Prefetture-UTG nei confronti delle Amministrazioni
Locali per il massimo utilizzo dei fondi e dei programmi europei e comunitari
per lo sviluppo del territorio, in coerenza con il ruolo di coordinamento e di
impulso che l’Amministrazione intende svolgere a livello locale e territoriale.
L’intervento formativo residenziale e intensivo, prevede momenti sistematici ed
organicamente continuativi nel tempo di approfondimento di parte dei corsisti,
attraverso “formazione a distanza” (con utilizzo di strumenti di apprendimento
“on-line” quale Internet o di tipo multimediale integrato predisposto “ad hoc”
e con momenti di valutazione e verifica didattica dell’apprendimento) o
Seminari periodici di “richiamo” nazionali presso la Scuola. L’intento è quello
di costituire una “comunità virtuale” in rete su Internet (Intranet riservato)
tra i partecipanti, collegati in rete telematica tra di loro, finalizzata a
garantire un processo di formazione e aggiornamento continuo ed allo scambio di
“buone prassi”.
I potenziali utilizzatori del
progetto saranno tutte le pubbliche amministrazioni nazionali ed europee
interessate ad ottimizzare ed orientare la formazione dei loro funzionari su
livelli culturali standardizzati e riconosciuti a livello europeo. L’intervento
formativo comprende due corsi: un primo Corso destinato a quadri delle diverse
strutture operative dell’Amministrazione Centrale dell’Interno, scelti
dall’Amministrazione stessa e un secondo Corso, destinato a quadri delle
Amministrazioni periferiche del Ministero dell’Interno (Prefetture-Uffici Territoriali
del Governo, capoluoghi di Regioni), scelti d’intesa con i Prefetti
interessati.
Per essere ammessi al Corso, i
candidati dovranno dimostrare di essere in possesso di alcuni prerequisiti
essenziali, resi necessari dalla intensività del Corso che non concede eccessivi
spazi per la formazione di recupero di base.
I requisiti essenziali richiesti,
da accertare attraverso uno strumento di rilevazione dei fabbisogni e delle
competenze, possono essere individuati come segue:
- conoscenza di base del diritto
comunitario
- conoscenza approfondita della
lingua inglese
- aver frequentato nel percorso
formativo i Seminari/giornate formative dedicata alla prospettiva europea ed
all’utilizzo dei fondi strutturali comunitari.
Il progetto formativo si propone
di approfondire nei Dirigenti e Funzionari dell’Amministrazione dell’Interno,
individuati per la costituzione di una “task-force” di Eurospecialisti ed
Europrogettisti, la conoscenza delle tematiche comunitarie e dell’Unione
Europea attraverso un’azione indirizzata ad accrescere le competenze
professionali individuali nonché a fornire gli strumenti operativi per la
definizione di programmi e piani progettuali per l’utilizzo di fondi comunitari
diretti a sostenere interventi centrali e periferici dell’Amministrazione dell’Interno
su tematiche di rilevanza per la stessa Amministrazione e per supportare i
processi di sviluppo sul territorio.
Il punto di partenza di tale
attività formativa sarà costituito dalle indicazioni derivanti dalla
programmazione politica della Unione Europea sotto forma di iniziative a
dimensione europea - anche pluriennali - quali i Fondi strutturali Comunitari
(FSE, FERS, FEAOG, SFOP), i programmi europei e le Iniziative Comunitarie.
In tale contesto, i Funzionari,
oltre a conoscere tutte le questioni connesse all’organizzazione ed al
funzionamento dell’Unione Europea, opereranno nel campo della progettazione di
iniziative finanziate dall’Unione Europea con l’obiettivo di monitorare e
seguire le informazioni sui diversi fondi comunitari per una proficua
applicazione alle diverse situazioni nazionali e territoriali - con particolare
approccio verso lo “sviluppo locale” – nonché di far uso di opportune
metodologie progettuali e di costruzione di piani finanziari in rapporto ai
piani formativi.
L’attività che verrà posta in
essere prevede di:
- far incontrare l’offerta dei
fondi comunitari con la domanda dell’Amministrazione dell’Interno e dei
committenti (Enti Locali, Amministrazioni Pubbliche) interessati a
finanziamenti comunitari;
- evidenziare le potenzialità e
le opportunità di utilizzo dei Fondi comunitari;
- individuare ed utilizzare le
fonti di informazione comunitarie disponibili sul territorio;
- acquisire materiale normativo e
documentale sulle iniziative progettuali;
- progettare interventi formativi
o economico-sociali e produttivi da finanziare con Fondi comunitari, seguendo
lo sviluppo delle fase di progettazione, presentazione e finanziamento dei
Programmi;
- elaborare programmazioni e
piani operativi di dettaglio;
- predisporre strumenti
valutazione dell’efficacia dell’iniziativa, strumenti di monitoraggio e
verifica degli step di avanzamento
dell’iniziativa progettuale, strumenti di informazione e comunicazione delle
iniziative promosse in sede Europea.
Sarà fondamentale l’acquisizione
di conoscenze e competenze tecnico-professionali relative all’analisi dei
bisogni nazionali e locali dell’Amministrazione che hanno elementi comuni con
altri paesi europei, alla progettazione e programmazione operativa
dell’iniziativa, alla valutazione dell’iniziativa e all’applicazione delle
tecnologie informatiche.
Il percorso formativo verrà
quindi rivolto all’insegnamento sulle tecnologie informatiche e telematiche,
per la ricerca di materiale documentale; sui principali programmi e bandi
europei per il finanziamento di iniziative tra partner europei; sui metodi e
sulle tecniche di progettazione e programmazione di iniziative a carattere
europeo; sui metodi e le tecniche di valutazione dell’efficacia delle
iniziative progettuali.
I contenuti del programma sono: supporti
informativi sull’U.E. e sui programmi comunitari, settori di intervento dell’UE
ed i principali programmi di azione comunitaria. Analisi per l’accesso ai
finanziamenti comunitari, progettazione e programmazione di iniziative
comunitarie. Modalità di pianificazione finanziaria e operativa, di
monitoraggio e controllo. Project work e redazione di una guida pratica
(vademecum) all’uso dei fondi comunitari da parte dell’Amministrazione
dell’Interno e monitoraggio dei progetti già realizzati nel 2004/2005.
I risultati attesi sono il raggiungimento
da parte del gruppo degli obiettivi didattici: acquisizione delle competenze
professionali, in termini di conoscenze, abilità tecnico-operative e
comportamenti organizzativi, previste dal progetto.
[1] La scelta del corso può essere effettuata
esclusivamente tra quelli contenuti nel catalogo regionale di offerta formativa
disponibile sul sito internet http://www.siro.regione.lazio.it/.
Il proponente può presentare una sola domanda di finanziamento. Il Beneficiario
è tenuto alla frequenza di un minimo di ore formative non inferiori al 70%
dell’intero ammontare dell’intervento.
[2] Le
Scuole nazionali pubbliche di formazione, consapevoli del proprio ruolo e delle
proprie responsabilità in un momento di grandi trasformazioni nelle
organizzazioni delle Istituzioni Pubbliche del Paese, vista la direttiva del 13
dicembre 2001 del Ministro della Funzione Pubblica e la nota dello stesso
Ministro, del 9 ottobre 2001, in coerenza con le proprie norme fondative e
statutarie, intendono esprimere un comune impegno per sviluppare al proprio
interno una politica e una "cultura" della qualità, che - pur nella
diversità, originalità e creatività delle soluzioni da ciascuna Scuola adottate
- assicuri elevati standard di qualità ai servizi formativi offerti, in linea
con le esigenze di sviluppo professionale dei partecipanti e di sviluppo
organizzativo delle loro Amministrazioni di provenienza.
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