Master in
Principi
per la prevenzione del disagio
Tesina
di Stage
On-line
|
Ambito:
Sostegno
|
2008-2009
Questo argomento di studio, quale nostro lavoro di
chiusura del corso universitario, s’immerge nell’attualità, in “media res”.
Abbiamo motivo di augurarci che questi nuovi livelli di conoscenza possano
creare ulteriori spazi di reciproca comprensione tra tutti coloro che, per
sensibilità personale e professionale, vogliano “documentarsi circa i percorsi
strutturali che sorreggono l’edificio dell’attuale assetto della Sanità in
Italia, della società contemporanea e della stessa civiltà moderna”.
Una lettura sociologica dei processi sociali e
culturali, alla base della definizione della forma sociale della salute, sembra
quindi indispensabile nel più generale obiettivo di ricerca costituito dallo
spazio sociale della salute. Tale lettura sembra assumere un particolare
rilievo nel quadro dello sviluppo tecnologico della medicina e dei trattamenti
terapeutici, anche con riferimento ai
costi del sistema salute[1].
La questione sembra spostarsi sempre di più non solo
nel rapporto dell’attore sociale con la malattia ma anche con una malattia non
ancora sviluppata a cui il soggetto è predisposto, ancora prima della sua
nascita.
Il rapporto con l’attore sociale dovrà essere
diversamente interpretato poiché non è possibile considerare l’individuo una
vittima innocente del suo stato: la medicina predittiva valuta il rischio genetico
e caratterizza le condizioni che potrebbero portare la malattia a manifestarsi.
Tale prospettiva costituisce un’ulteriore novità a
livello di concettualizzazione, della salute e della malattia, sia per le
strategie medico-sanitarie, sia per l’impatto nel sistema sociale e culturale,
in quanto gli interventi non potranno più essere a livello di gruppi ma bensì
su basi individuali[2].
Una visione sociale della medicina sembra quindi
spostare l’attenzione nella promozione e nella informazione della salute, sui
determinanti sociali, culturali, politici ed economici della salute in termini
di fattori e variabili in relazione fra di loro senza dimenticare che al centro
vi è l’individuo. È in questa prospettiva di tipo relazionale che la sociologia
intende guardare alla salute, in una realtà post-moderna in cui i valori
sembrano spostarsi continuamente verso un individualismo sistemico, una
esigenza di efficienza, una moltiplicazione dei ruoli dell’attore sociale.
Il rapporto tra salute e sistema sociale è oggi
complesso, distanziato e paradossalmente compenetrato.
Ci è sembrato opportuno consultare una serie di lavori
concernenti la Salute, la Sanità e la Sociologia. Dagli autorevoli interventi sono emerse tutte
le scottanti problematiche della società in trasformazione, coinvolta nei
processi di globalizzazione e stravolta nei suoi più intimi valori etici.
Ci proponiamo di tracciare una breve analisi delle
origini dello studio della sociologia della salute, una nuova sintesi e
integrazione, di concetti e contenuti, in tema di “mutazioni sociali della
salute nella prospettiva socio-biologica” (capitolo primo).
La sociologia della salute si occupa dell’analisi
sociologica nel campo delle professioni sanitarie e di quelle strutture
organizzative che tutelano il benessere. La medicina viene definita dalla
Encyclopedia Britannica sia come scienza che riguarda il mantenimento della salute e la prevenzione, mitigazione o
cura della malattia, sia come pratica professionale che concerne la protezione
della salute e la cura della malattia[3].
La sociologia della salute viene introdotta in Italia
da Costantino Cipolla alla fine degli anni 90, per affrontare le problematiche
di un sistema sanitario nazionale che non sembra essere più capace di far
fronte agli standard di qualità richiesti dall’utenza e quella clinica in
corrispondenza con i lavori di collaborazione con il Comitato di ricerca
dell’International Sociological Association.
La domanda relativa alla salute è una delle
questioni più vive nel recente dibattito
sociologico e tale interesse sembra andare a coincidere con la frattura tra il
positivismo medico ed il positivismo sociologico in una visione più
“comprensiva”, considerando l’osservazione del mondo vitale degli individui,
dei loro bisogni, delle soggettività e delle relazioni quotidiane[4].
Inoltre, abbiamo cercato di indicare i parametri della
qualità e di analizzare il diritto inviolabile alla tutela della salute, con
particolare attenzione all’Ordinamento Giuridico Comunitario e alla Normativa
nazionale sul Servizio sanitario.
L’aspetto più significativo riguarda l’attribuzione
alle regioni di molte funzioni in ambito di tutela della salute, che ha fatto
nascere diversi sistemi sanitari regionali, dotati di propri e autonomi
governi. Si analizza la pianificazione sanitaria e l’approvazione dei piani
sanitari regionali, i sistemi di accreditamento e finanziamento, programmazione
e controllo e, infine la definizione degli indirizzi e delle politiche
regionali. Si propongono i dati nazionali di spesa del servizio sanitario e si
analizzano le ragioni che hanno portato ad un aumento della spesa sanitaria
negli ultimi anni.
Questa visione sociologicamente “comprensiva” della
polarità salute-malattia sembra costituire la più grande preoccupazione sociale
sia a livello individuale, sia a livello collettivo con riferimento ad un
soggetto agente che si muove fra il mondo vitale ed un sistema sociale sempre
più imprevedibile e multidimensionale[5]
(capitolo secondo).
Nella generale evoluzione dei sistemi che afferiscono
alla salute, siano essi collocati nella dimensione biologica e tecnica, sia
nella dimensione culturale, politica ed economica, sembra essenziale tentare di
definire le diverse forme ed implicazioni sociali che questo processo richiede.
Si pone
l’introduzione, negli ultimi anni, dei livelli essenziali di assistenza e del
loro continuo aggiornamento con il passaggio di molte competenze alle regioni. La
funzione di termometro è garantita dalle numerose e diverse correnti di
pensiero, in materia di informazione medico-scientifica, bioetica e diritti dei
cittadini, nell’accesso rapido ai servizi, al diritto di ogni paziente alla
sicurezza e all’informazione adeguata (capitolo terzo).
Concludono la nostra Tesi alcune rapide ed essenziali
considerazioni in materia di Governance: politica, globalizzazione, ecologia,
vuoti etici, formazione e aperture alla speranza. Uno sguardo sociologico sul
contemporaneo si focalizza sulle politiche per la gestione della salute come
investimento economico ed equilibrio sociale, sull’impegno comunicativo nella
prospettiva partecipativa, completate da una ampia e specializzata bibliografia
e sitografia.
La salute non si configura come un dato, ma una mappa
ed un costrutto generato coordinando diversi punti di vista. Come la malattia,
così la salute, è un modello, costruito socialmente, per interpretare la
realtà. Come la malattia, così la salute, si può configurare come un evento,
che l’individuo può usare per interpretare il mondo e le relazioni con la
società in cui vive: un repertorio di segni che l’attore sociale può utilizzare
per interpretare l’ordine sociale.
Così il disincanto del mondo, un risultato
dell’erosione dei paradigmi tradizionali, lascia l’individuo solo, solo di
rappresentarsi nei diversi ruoli a cui è
chiamato da più parti della società.
Bibliografia e Sitografia
Mantovani G.-Spagnolli A., Metodi
qualitativi in psicologia, Bologna, Il Mulino, 2003.
[1] La
medicina sembra essere profondamente influenzata dai costumi, dai valori,
dall’economia e dalla politica delle società in cui si sviluppa. Il confine tra
la medicina e la società è sempre più sfumato e incerto. Per ripensare gli
scopi della medicina, occorre probabilmente ripensare nello stesso tempo i
valori della società.
[2] Dausset J., La medicine predictive et son ethique, in Pathologie et Biologie, 1997, pp. 199-204.
[3]
Battisti Francesco Maria, Prefazione, in
Federici Raffaele - Garzi Rosita, Le
prospettive relazionali nella ricerca sociologica della salute, Milano,
Franco Angeli, 2006, p. 1.
[4]
Federici Raffaele, Premessa in
Federici Raffaele - Garzi Rosita, Le
prospettive relazionali nella ricerca sociologica della salute, Milano,
Franco Angeli, 2006, p. 17.
[5]
Donati Pierpaolo, Salute e analisi
sociologica, Milano, Angeli, 1982.
Nessun commento:
Posta un commento